Appunti sulla 58ª Biennale di Venezia, introduzione
Percorsi trattati:.
VIAGGI, LABIRINTI, MURI, RITORNI
INTRODUZIONE

L’impressione che rimane dopo alcuni giorni di cammino tra i percorsi dei Giardini, dell’Arsenale, dei Padiglioni Nazionali e di alcune mostre collaterali alla Biennale di Venezia è quella di una energia creativa dirompente espressa da giovani artisti, tra cui moltissime donne, alla ricerca di vie “interessanti” di uscita dagli orrori e dalle tragedie che imperversano nel nostro tempo, di cui sono validi e sensibilissimi testimoni.
La mostra di Venezia quest’anno dà voce ad una generazione di artisti giovani e a molte giovani donne. Uno sguardo fresco e innovativo, ma nonostante questo spesso carico di dolore.

Trovo entusiasmante entrare nei lavori degli artisti, attraversando le diverse rappresentazioni di pezzi di mondo, per cogliere il “sentire”, le “emozioni”, i “vissuti” e le “storie” messe in scena con medium espressivi diversissimi e coinvolgenti, dai più tecnologici ai più tradizionali.

Ascoltare racconti visivi dalle parti più disparate del pianeta, intravvedere fili comuni tra le figure e le forme, costruire trame di collegamento tra temi, interessi e problematiche, costituisce un’esperienza unica, che la Mostra di Venezia riesce a far vivere.
Nella 58° Biennale si coglie un respiro profondamene contemporaneo, e l’abilità del curatore, Ralph Rugoff, a mio parere, risiede proprio nell’aver dato voce alle istanze emergenti della cultura giovanile che, si scopre, convergere su una comune linea d’onda e di prospettive, nei vari continenti.

Globalizzazione e urgenze comuni mettono in moto immagini e riflessioni pressanti sulla centralità dell’”essere umano”, essere vivente che rivendica dignità per le proprie specificità e diversità, che anela alla libertà di espressione e alla costruzione di relazioni tra gli esseri viventi positive e gratificanti, confrontandosi e rispettando l’ecosistema in cui vive, alla ricerca di un “nuovo umanesimo” (espressione coniata dallo stesso curatore della Biennale).
Nei prossimi appunti analizzerò alcuni motivi ricorrenti, colti tra le opere esposte.
Ivetta Galli

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